Venerdì 25 gennaio a Castelnovo ne’ Monti (RE), nell’area interna dell’Appennino emiliano, si è tenuto il quarto seminario promosso dalla Strategia Nazionale Aree Interne nell’ambito della Federazione delle Aree Interne.
Obiettivo di questa giornata di lavoro, dedicata ad approfondire il ruolo del settore primario per il futuro delle aree interne, e organizzata con il CREA-Rete Rurale Nazionale, era quello di approfondire e mettere in rete pratiche e processi attivati a supporto dell’innovazione in agricoltura e del settore primario in senso più ampio. Si è parlato, così, di apertura di nuovi mercati, di uso delle terre pubbliche, di agricoltura multifunzionale e del ruolo dei processi di formazione per sostenere una nuova agricoltura di montagna. “L’agricoltura nelle aree interne e montane deve essere in grado di rispondere a una crescente domanda di sostenibilità sul fronte ambientale e di qualità delle produzioni” spiegava la nota introduttiva.

Agricoltura e zootecnica valgono 67 milioni di euro nelle prime 34 Strategia d’area approvate. Gli interventi che toccano gli ambiti della gestione del patrimonio naturale, della cultura e del turismo altri 111 milioni. Complessivamente, parliamo cioè del 30% delle risorse impegnate alla fine di gennaio 2019.

E a confermare l’interesse che tocca il settore e – più in generale – le attività della Federazione sono i dati relativi alle presenze registrate per l’incontro ospitato dall’Appennino emiliano: settantanove, in tutto, le persone iscritte al seminario, a cui si sono aggiunti anche 44 studenti dell’indirizzo Agrario dell’istituto Nelson Mandela di Castelnovo ne’ Monti. Ai lavori – ha ricordato nel suo intervento conclusivo Sabrina Lucatelli, coordinatore della SNAI – hanno partecipato una trentina di sindaci, “in rappresentanza di 13 aree interne, e in attivo da dieci regioni del Paese”.
Un confronto vero, quindi, che s’è aperto in particolare nei tre tavoli di lavoro, dopo aver ascoltato il racconto delle esperienze in corso, dal Comelico alle Madonie.

A questo link il video della sessione introduttiva. Qui, invece, la restituzione dei lavori dei gruppi di lavoro. E, per finire, la sessione dedicata all’uso delle terre pubbliche, realizzato con il contributo di ANCI, e la plenaria conclusiva.