SNAI: quattro Strategie di Area verso l’attuazione con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro
Sale a 20 il numero delle aree interne che passano alla fase di attuazione nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne. Sono stati, infatti, firmati gli Accordi di Programma Quadro (APQ) relativi all’area “Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” dell’Altopiano di Asiago, in Veneto; all’area “Vallo di Diano”, in Campania; all’area Montagna Materana, in Basilicata e all’area Nord-Est Umbria.
L’Accordo di Programma Quadro dell’area Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni ha una copertura finanziaria che ammonta a 7.912.500 euro. Gli interventi da realizzare riguardano i Comuni di Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo, tutti ricompresi nell’Altopiano dei Sette Comuni, in provincia di Vicenza. Tra i progetti innovativi, vi è quello della “Scuola all’aperto”, rivolto agli studenti dell’istituto di Asiago (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado). Circa un terzo delle risorse economiche complessive sono, invece, destinate al sistema delle malghe, per migliorarne la produttività e diversificarne le attività, anche nell’ottica di ampliamento dell’offerta turistica dell’area.
L’area del Vallo di Diano è la seconda area della Campania, dopo l’Alta Irpinia, a sottoscrivere l’Accordo di Programma Quadro. Le risorse complessive destinate all’area interna, che occupa l’area più meridionale della Campania, nel territorio della provincia di Salerno, sono pari a 17.703.369 euro. Gli interventi sono rivolti alla popolazione di 15 Comuni, circa 60mila persone. Lo sviluppo desiderato del Vallo di Diano, “Città Montana della Biodiversità e dell’innovazione”, si muove intorno al concetto di “giovani come capitale”. Tra gli interventi da realizzare vi è un FAB LAB, che coinvolgerà tutti gli Istituti scolastici di Istruzione Superiore dell’area e sarà in rete con il sistema produttivo. L’obiettivo finale dell’intervento è favorire lo sviluppo di “ambienti creativi”, quali incubatori di idee per la creazione di imprese operanti nei settori avanzati a medio-alto profilo, con un raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola e le innovazioni, la ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo.
L’Accordo di Programma Quadro dell’area interna Montagna Materana interessa i Comuni di Stigliano, Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Oliveto Lucano e San Mauro Forte. Con la sottoscrizione dell’APQ, il territorio avvia la realizzazione delle azioni individuate nella fase di co-progettazione, che portano sul territorio risorse per circa 32 milioni di euro. Negli 8 Comuni della Montagna Materana vivono circa 11.500 persone, a fronte dei 26.287 che la abitavano nel 1961. L’idea guida della Strategia è quella di valorizzare questi “paesi-paesaggio”, a partire dalla costruzione di una “Montagna experience”, cioè di interventi per il coordinamento e la promozione condivisa degli attrattori turistici già presenti, dai musei (come il Parco Museale Scenografico di Craco), ai festival della Montagna (compreso un nuovo evento dedicato alla produzione agroalimentare).
L’area del Nord-Est Umbria è la seconda area della Regione a sottoscrivere l’Accordo di Programma Quadro. Le risorse complessive destinate all’area interna, nel territorio della provincia di Perugia, sono pari a circa 12 milioni di euro. Gli interventi sono rivolti alla popolazione di 10 Comuni, circa 68.000 persone. La sfida è quella di promuovere un sistema di mobilità in grado, da un lato, di favorire lo sviluppo locale autocentrato e la fruizione turistica, e dall’altro di ridurre i problemi di isolamento e i disagi della mobilità interna grazie ad un’offerta di servizi, profondamente riorganizzata e potenziata nei punti più carenti, per gli anziani e le fasce deboli nell’utilizzo delle strutture sanitarie e assistenziali, per i giovani negli spostamenti casa – scuola e per i lavoratori in quelli casa – lavoro. Diventa allora centrale il miglioramento del Trasporto Pubblico Locale per contrastare lo spopolamento, consentendo l’utilizzo dei servizi di cittadinanza per l’istruzione e la sanità in modo maggiormente indipendente dalla localizzazione geografica, secondo una organizzazione sussidiaria tra i comuni polo e i comuni dell’area progetto.
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