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Rapporto Svimez 2020: dalle risorse della politica di coesione e del Recovery Fund un’opportunità di rilancio per l’economia del Mezzogiorno


26 Novembre 2020 -
News

Un coordinamento efficace tra politiche ordinarie, politiche di coesione e Next Generation EU. E’ questa la visione d’insieme che secondo la Svimez può garantire il rilancio dell’economia del Mezzogiorno al termine dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il Rapporto Svimez 2020 “L’economia e la società nel Mezzogiorno” è stato presentato martedì 24 novembre alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La sfida, secondo la Svimez, è quella di portare a sistema il rilancio degli investimenti pubblici e privati che si prevede di sostenere con l’iniziativa europea Next Generation Ue, con una politica ordinaria e una politica di coesione europea e nazionale. Una policy condivisa deve essere centrata, secondo il Rapporto Svimez, sulle due questioni dell’interdipendenza tra territori e della connotazione nazionale che ormai ha assunto la coesione territoriale nel nostro Paese. In questo modo si potrà procedere con un’effettiva valorizzazione del contributo alla ripartenza del potenziale presente nelle regioni del Sud e negli altri territori in ritardo di sviluppo dove più forti sono i ritardi nella dotazione di infrastrutture e nell’offerta di servizi da colmare.

Nel corso del 2020 sono stati consistenti gli effetti della pandemia sull’economia del Paese. Durante la prima ondata, anche se l’epicentro è stato il Nord, la crisi economica si è presto estesa al Mezzogiorno, dove si è “tradotta in emergenza sociale, incrociando un tessuto produttivo più debole, un mondo del lavoro più frammentario e una società più fragile”. La seconda ondata, invece, ha colpito direttamente il Mezzogiorno. Secondo le previsioni Svimez, “nel 2020 il Pil italiano si contrarrà del 9,6%. L’arretramento più marcato nel Centro-Nord, con un calo del 9,8%, nelle regioni meridionali sarà del 9%. Nelle regioni meridionali il secondo lockdown ha accresciuto le difficoltà di attività e pezzi di occupazione in posizione marginale (sommerso, nero, irregolari). Di qui la caduta del reddito disponibile delle famiglie del -6,3% che si trasmette ai consumi privati, con una contrazione al Sud pari al -9,9% superiore a quella del Centro- Nord (-9%). Mentre la base produttiva meridionale non ha ancora recuperato i livelli antecedenti la “lunga crisi”, specie nel comparto industriale”.

Secondo le proiezioni Svimez, il PIL crescerà al Sud dell’1,2% nel 2021 e dell’1,4% nel 2o22, mentre al Centro-nord avremo tassi di crescita del 4,5% nel 2021 e del 5,3% nel 2022.

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SINTESI DEL RAPPORTO SVIMEZ

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SVIMEZ

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