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Ambiente e cambiamento climatico, ricerca e innovazione, connettività per la crescita: cosa emerge dal Rapporto sull’attuazione delle strategie macroregionali


7 Ottobre 2020 -
News

Pubblicato il terzo Rapporto sull’attuazione delle strategie macroregionali.

Il 23 settembre 2020 la Commissione europea ha adottato la terza relazione biennale, che copre il periodo dalla metà del 2018 alla metà del 2020, sull’attuazione delle quattro Strategie Macro-Regionali dell’UE (SMR): la EU Strategy for the Baltic Sea Region (EUSBSR), la EU Strategy for the Danube Region (EUSDR), la EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region (EUSAIR) e la EU Strategy for the Alpine Region (EUSALP).

Come esempi di realizzazioni concrete nel periodo cui fa riferimento il rapporto che hanno prodotto risultati di interesse per il nostro Paese, dai dati riportati dalla Commissione le Strategie Macro-Regionali hanno:

  • contribuito a migliorare la qualità dell’acqua attraverso una migliore gestione delle sostanze pericolose rilasciate in mare e un migliore monitoraggio dei mari Adriatico e Ionio;
  • contribuito a migliorare lo stato delle acque attraverso una cooperazione rafforzata tra la pianificazione della gestione dei bacini idrografici e la prevenzione dei rischi di inondazione;
  • aiutato a sviluppare le condizioni per la connettività ecologica nella regione alpina attraverso la realizzazione di infrastrutture verdi;
  • sostenuto la capitalizzazione della conoscenza e la condivisione della ricerca e dell’innovazione, rafforzando le strategie di specializzazione intelligente, la creazione di cluster tecnologici sovranazionali e il potenziamento della collaborazione tra industria, pubblica amministrazione e università.

Poiché, come è noto,  le SMR non dispongono di risorse proprie, la loro attuazione dipende dalla capacità di integrazione strategica dei fondi provenienti da diverse fonti. Pertanto, il successo o il fallimento delle SMR è in ultima analisi legato alla loro capacità di garantire che i fondi dell’UE, nazionali, regionali e altri fondi pubblici e privati siano allineati alle priorità delle relative strategie. E’ una sfida che, nella prospettiva dell’embedding rafforzato previsto per il prossimo periodo di programmazione, richiede una sempre maggiore capacità di analisi e valorizzazione dei risultati, anche di quelli legati ai progetti Interreg.

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