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Materiali European Cooperation Day 2019


13 Novembre 2019 -
News

L’European Cooperation Day è una grande occasione per festeggiare e far conoscere i risultati che i paesi europei ottengono cooperando nell’ambito della politica di coesione.

Anche per il nostro Paese rappresenta un momento di riflessione che viene organizzato ogni anno per divulgare quello che i programmi di cooperazione territoriale europea realizzano.

L’Italia partecipa a 19 programmi che coprono l’intero territorio nazionale e finanziano progetti in diversi ambiti tematici

(per saperne di più consulta la brochure La cooperazione territoriale europea 2014-2020 in Italia  e la Relazione 2018 sulla partecipazione italiana ai Programmi di Cooperazione Territoriale Europea, ENI ed IPA II 2014-2020).

Il 24-25 Ottobre, con il supporto del programma INTERACT, si sono svolte a Roma le giornate della cooperazione europea.

CONSULTA IL PROGRAMMA

Presentazioni sessione 1 – Prima giornata ECDAY 24 ottobre 2019

La sessione vuole trarre insegnamenti dalle varie sinergie tra i diversi programmi della CTE che possono migliorare tangibilmente la competitività a livello regionale e interregionale. Il panel è composto da diversi attori – sia a livello di autorità di gestione di programmi sia a livello di progetti – che porteranno all’attenzione dell’uditorio le loro esperienze sulle sinergie e su come possono essere raggiunti migliori risultati in termini di integrazione tra programmi della CTE e programmi mainstream e tra programmi della CTE e programmi a gestione diretta.

  • Introduzione
  • Mary Prezioso – NCP ESPON
    Il Programma ESPON è diventato un competitor sempre più forte del programma H2020 per quello che riguarda l’utilizzo della ricerca future-looking e del back-casting per mettere a fuoco strumenti e temi per le politiche di competitività territoriale. A partire da questo punto di osservazione, la relazione introduttiva metterà a fuoco i risultati della cooperazione territoriale in termini di coesione, ricadute sulle diverse dimensioni del capitale territoriale, la sostenibilità e l’accessibilità per diversi tipi di aree territoriali valutando l’impatto territoriale (TIA) secondo la metodologia STEMA.
  • Rita Fioresi – ART-ER National Contact Point Programma MED
    ART-ER, in qualità di National Contact Point Italia del programma, sta sviluppando in stretto raccordo con la Presidenza del Comitato Nazionale (Dipartimento per le politiche di coesione, Agenzia per la coesione territoriale e Regione Emilia-Romagna), ha attivato una serie di Focus Group territoriali per favorire l’integrazione dei risultati dei progetti INTERREG, in particolare MED, nella programmazione strategica a livello locale, regionale, nazionale ed europeo.
  • Paolo Galletta – Agenzia per la coesione territoriale
    La relazione annuale è un momento importante di verifica dello stato di salute della CTE in Italia e della sua capacità di realizzare due effetti essenziali per la crescita dei territori: il bonding, vale a dire il rafforzamento delle reti e delle risorse presenti su un territorio (con, in più, una dimensione di territorio rafforzata perché pensata per aree funzionali); ed il bridging, vale a dire la possibilità della CTE di funzionare da connettore e come luogo di incubazione dei rapporti tra: 1) programmi mainstream e programmi a gestione diretta e 2) tra modelli di governance e gestione (attraverso il dialogo tra sistemi e prassi amministrative che la CTE naturalmente innesca)
  • Peter Gamper – AdG POR FESR Bolzano e AdG Programma Italia-Austria
    Lo sviluppo locale di tipo partecipativo è uno strumento specifico da utilizzare a livello subregionale unitamente ad altre misure di sostegno allo sviluppo a livello locale. Tale strumento può mobilitare e coinvolgere le organizzazioni e le comunità locali affinché contribuiscano al conseguimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, alla promozione della coesione territoriale e al
    raggiungimento di obiettivi politici specifici. Il programma Italia – Austria ha  4 concretamente sperimentato le soluzioni CLLD come meccanismo per accelerare e qualificare la spesa e migliorare la qualità dei risultati della CTE sul territorio.
  • Guido Germano Pettarin – Promotore GECT GO
    Il GECT è uno strumento pensato per superare le difficoltà incontrate nel realizzare e gestire azioni di cooperazione territoriale in ambiti di legislazioni e procedure differenti, e per facilitare l’esercizio di compiti comuni, non solo di natura economica. Il GECT si struttura giuridicamente su una convenzione fondativa fra i soggetti partecipanti e su uno statuto con le regole organizzative e funzionali, è dotato di personalità giuridica, ed è
    finalizzato all’attuazione di programmi e progetti o azioni specifiche di cooperazione territoriale. Con il GECT GO i comuni e gli altri enti partecipanti si possono organizzare in una forma giuridica che assicura all’organismo transfrontaliero un’esistenza autonoma; e la titolarità della personalità giuridica consente d’agire direttamente sia nei confronti dei suoi componenti sia da parte dell’organismo verso le Istituzioni comunitarie e terzi. Pertanto il GECT si pone come strumento utile per procedere sul percorso di sviluppo della cooperazione territoriale transfrontaliera tra enti locali.
  • Manuel Gonzalo Evangelista – Interact Valencia
    Il programma INTERACT sostiene la cooperazione territoriale tra regioni dell’Unione europea. INTERACT è un punto di riferimento per lo scambio di informazioni e di buone pratiche tra i programmi di cooperazione territoriale. I servizi forniti da INTERACT agevolano l’attività svolta nell’ambito degli altri programmi di cooperazione territoriale, fornendo supporto e consiglio in merito a: gestione del programma, attività di comunicazione, gestione finanziaria, gestione e capitalizzazione delle conoscenze. INTERACT è dunque un programma sui generis, che ha come beneficiari le Autorità di Gestione dei programmi di cooperazione, i Segretariati Tecnici Congiunti, i Comitati di sorveglianza, i Punti di Contatto Nazionali e le altre organizzazioni che hanno un ruolo specifico nella realizzazione dei programmi di cooperazione.
  • Dario Tornabene – AdG POR FESR Sicilia e AdG Programma Italia-Malta
    La Sicilia è regione privilegiata rispetto ai programmi di cooperazione territoriale europea. Il Programma INTERREG V-A Italia Malta è stato approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2015) n. 7046 final del 12 ottobre 2015 ed è cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito dell’obiettivo Cooperazione Territoriale Europea (CTE) per un importo pari a € 43.952.171. Il Programma si situa in parziale continuità con il Programma Operativo Italia – Malta 2007-2013 che aveva finanziato 24 progetti negli ambiti relativi alla salvaguardia dell’ambiente e alla prevenzione dei rischi, al patrimonio culturale e al turismo, all’innovazione, all’efficienza energetica. Pur collocandosi in continuità con il Programma Operativo Italia Malta 2007-2013 nell’impegno di valorizzare la dimensione transfrontaliera marittima e terrestre e di favorire la crescita sostenibile dell’area di cooperazione, il programma 2014-2020 presenta alcune significative novità dal punto di vista dello sviluppo dei servizi innovativi per le imprese e della creazione di reti per
    favorire la mobilità di ricercatori e lavoratori nell’area di cooperazione.
  • Irene Nicotra – Progetto Nectemus
    NECTEMUS si propone di sviluppare un approccio complessivo al problema delle connessioni dei passeggeri nell’ambito dell’area di cooperazione, identificando le priorità a livello infrastrutturale e di servizio e proponendo soluzioni sostenibili e attuabili nelle diverse realtà locali attraverso un set di interventi classificati secondo la loro trasferibilità in un Cruscotto di azioni. NECTEMUS rappresenta pertanto una guida analitica che propone interventi congiunti sul segmento passeggeri e complementari rispetto ai nodi secondari e terziari delle TEN-T presenti nell’area di programmazione. Il collegamento con il PUMS di area vasta ma anche il raccordo e l’integrazione con altri progetti a regia ligure rappresentano un ottimo esempio di collegamento tra CTE e programmi mainstream ma anche di governance a livello di regioni funzionali.
  • Roberto Bertuccelli – Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna
  • Patrizia Marani – Comune di Parma
    Parma ha svolto un ruolo particolarmente attivo rispetto al programma URBACT. L’attività di scambio strategico di buone pratiche con le altre realtà europee rappresenta un’importante opportunità non solo per il Comune di Parma ma anche per le sue aziende, con l’obiettivo di attrarre expat che possono favorire una nuova tipologia di internazionalizzazione e di confronto con altre realtà virtuose in Europa e nel mondo. Il
    metodo di lavoro integrato promosso a Parma grazie alla partecipazione a URBACT sta consentendo alla Città di apprendere le migliori tecniche per potenziare il rapporto di collaborazione tra l’ente locale e le altre realtà territoriali, sulla base di una visione strategica comune.
  • Elena Mengotti – Regione Friuli Venezia Giulia
    Anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha da sempre svolto un ruolo particolarmente attivo nella cooperazione territoriale europea, con riferimento sia alla cooperazione transfrontaliera sia a quella transnazionale. La CTE ha rappresentato un’occasione per sperimentare nuovi modelli di governance per lo sviluppo dei territori, quali ad esempio, l’I.T.I. (Investimento Territoriale Integrato) finanziato nell’ambito del programma Italia
    Slovenia e attuato dal GECT GO; l’esperienza CLLD (Strumenti di sviluppo locale) HEurOpen, attuata, in Friuli Venezia Giulia, dai GAL Open Leader ed Euroleader nell’ambito del programma Italia-Austria, oltre a numerose best practices di progetti CTE che hanno efficacemente integrato i risultati nella programmazione mainstreaming e regionale, tra le quali sono stati selezionati i progetti CHIMERA e CRE:HUB, attuati dalla
    Direzione centrale cultura e sport, i progetti MICOTRA e CROSSMOBY attuati dal Servizio mobilità della Direzione centrale Infrastrutture e territorio ed il progetto strategico
    MARIE, attuato da AREA Science Park, in collaborazione con il Servizio Energia della
    Direzione centrale Ambiente. Anche rispetto al filone creatività e cultura la CTE ha
    rappresentato l’occasione per una scrittura condivisa di strategie di alto respiro su cui poi
    fare convergere diversi programmi di finanziamento.
  • Barbara Sarnari – Centro Euromediterraneo per lo sviluppo sostenibile onlus
    SVIMED è da sempre stata molto attiva su progetti orizzontali finanziati da più programmi di cooperazione. La CTE è stata anche una palestra utili per innovare i modi di comunicazione dei risultati. Uno dei progetti gestiti da SVIMED, ARISTOIL, finanziato nell’ambito del programma INTERREG MED, è stato selezionato tra oltre 40 progetti provenienti da tutte le comunità di Interreg, dai programmi interregionali, transnazionali ed interregionali, ed è tra gli 8 finalisti saliti sul palco dell’Interreg Project Slam durante la settimana delle regioni dell’UE, a Bruxelles (7-11 ottobre). La manifestazione, curata da  7 Interact, premia gli approcci di comunicazione creativa. Inoltre, SVIMED si è fatta promotrice dell’integrazione tra reti dei progetti relativi al turismo finanziati dalla CTE e Regione Sicilia per capitalizzare i risultati ottenuti dalla CTE all’interno del POR. In un altro progetto in cui siete stati coinvolti, sono stati sviluppati nuovi strumenti per la governance delle aree turistiche costiere come i Contratti di Costa e i Contratti di Baia.
  • Angela Battisti –  Unité des communes valdôtaines Grand-Paradis
    L’Unité des communes valdôtaines Grand-Paradis si è costituita in data 12 giugno 2015 e subentra nel patrimonio e nei rapporti giuridici attivi e passivi della preesistente Comunità montana Grand Paradis, ai sensi del comma 1 dell’articolo 22 della legge regionale 5 agosto 2014 n.6. Le unités associano i comuni contermini che condividono un territorio e obiettivi di sviluppo comuni. Ogni Comune può far parte di una sola unité. Fanno parte dell’Unité des communes valdôtaines Grand-Paradis i seguenti 13 comuni: Arvier, Avise, Aymavilles, Cogne, Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Sarre, Valgrisenche, Valsavarenche e Villeneuve. L’Unité è beneficiaria di quattro progetti su ALCOTRA (ExplorLab; MobiLab; Parcours d’interprétation du patrimoine naturel et culturel; Parcours itinérants autour du Mont-Blanc)

Presentazioni sessione 2 – Prima giornata ECDAY 24 ottobre 2019

La Sessione 2 si propone di riflettere sul valore aggiunto della Cooperazione territoriale nell’ambito della politica di coesione europea e tentare di darne una lettura che consenta, anche alla luce degli indirizzi strategici contenuti nelle proposte regolamentari per il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027, di massimizzarne gli impatti all’interno delle linee di policy regionali e nazionali che convergono sulle priorità della politica di coesione, prendendo spunto, oltre che dalle esperienze presentate nella prima sessione della giornata, dalle analisi e delle riflessioni svolte da attori istituzionali chiave della programmazione attuale e futura.

  • Introduzione
  • Monica Bellisario – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche di coesione – intervento
  • Anna Flavia Zuccon – Regione Veneto (Tavolo 1) presentazioni – intervento
  • Wania Moschetta – Regione Friuli Venezia Giulia (Tavolo 2) presentazionipresentazioni 2 – intervento
    Finalità precipue della cooperazione territoriale europea, complessità della governance multilivello dell’obiettivo CTE e rilevanza dell’azione di coordinamento interregionale ed interistituzionale. Il rafforzamento della capacità amministrativa in ambito CTE.
  • Marco Rolandi – Regione Liguria (Tavolo 4) presentazioniintervento
  • Caterina Brancaleoni – Regione Emilia Romagna (Tavolo 5) presentazioniintervento
  • Battistina Cugusi – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche di coesione – presentazioniintervento
  • Giannantonio Ballette – Commissione Europea, DG Regio – presentazioniintervento
    Le disposizioni contenute nelle nuove proposte di regolamento della Commissione sul raccordo tra CTE e mainstream e sul contributo dei programmi alle Strategie macroregionali. Applicazione ed operatività delle disposizioni atte a favorire tale integrazione e raccordo e ruolo di facilitazione e supporto dei programmi Interregionali (in particolare Interreg Europe ed Interact).
  • Antonio Bernardo – Adg POR Fesr Basilicata – intervento
    L’esperienza di applicazione dell’art. 96. 3d REG. 1303/2013 “Azioni di cooperazione interregionale e transnazionale con beneficiari esteri e le prospettive per il 2021-2027. Punto di vista di una AdG POR su ambiti, strumenti e meccanismi di raccordo per il 2021-2027, anche alla luce del confronto partenariale sin qui svolto.
  • Nicola Favia – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche di coesione – intervento
    L’embedding delle Strategie macro-regionali nella programmazione dell’obiettivo CTE e dell’obiettivo Investimenti per la crescita e l’occupazione. Legami con le strategie regionali di specializzazione intelligente.
  • Teresa Capece Galeota – AdG PON Metro – presentazioniintervento
    L’Iniziativa Urbana Europea quale ambito di integrazione tra obiettivo CTE e obiettivo ICO (Investimenti per la crescita e l’occupazione). Prospettive di sviluppo di azioni sinergiche nell’ambito delle strategie di sviluppo urbano, per favorire e sostenere l’attivazione di reti e forme di collaborazione tra città europee.

Presentazioni Seconda giornata ECDAY 25 ottobre 2019