L’Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali. Disponibile la Relazione annuale CPT 2018
30 Novembre 2018 -
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Nel 2016 le entrate del Settore Pubblico Allargato si sono ridotte, rispetto all’anno precedente, del 2,3 per cento nel Centro-Nord, raggiungendo i 18.374 euro per abitante, a fronte di un decremento del 3,5 per cento registrato nel Mezzogiorno e che porta le entrate percepite nell’area a 11.554 euro per abitante. Inoltre, dopo il picco del 2015, il 2016 mostra una contrazione della spesa totale del Settore Pubblico Allargato da 15.718 a 14.988 euro pro capite nel Mezzogiorno (-4,6 per cento rispetto all’anno precedente) e da 12.351 a 12.033 euro pro capite nel Centro-Nord (-2,6 per cento).
Per il 2017, le stime dell’Indicatore Anticipatore registrano una contrazione della spesa d’investimento della Pubblica Amministrazione sia nel Mezzogiorno (-10 per cento) che nel Centro-Nord (-8,4 per cento), risultato di una caduta sia degli investimenti che dei trasferimenti in conto capitale.
Sono questi alcuni dei risultati contenuti nella Relazione annuale CPT 2018. Politiche nazionali e politiche di sviluppo a livello territoriale, disponibile da oggi sul sito dell’Agenzia per la coesione territoriale.
La Relazione si basa sui dati riferiti ai flussi finanziari pubblici regionali del Sistema CPT (Conti Pubblici Territoriali) pubblicati lo scorso luglio con l’aggiornamento al 2016, e ora integrati con le anticipazioni sul 2017.
Attraverso l’analisi delle entrate e della spesa pubblica, la Relazione offre un quadro d’insieme delle dinamiche dei flussi relativi sia alla Pubblica Amministrazione, sia agli enti appartenenti al Settore Pubblico Allargato, ovvero quei soggetti a cui la PA ha demandato la gestione di alcuni servizi di interesse pubblico.
Particolare attenzione è stata dedicata, come di consueto, alle risorse attribuite al Mezzogiorno, analizzando di volta in volta la spesa destinata agli investimenti pubblici, l’articolazione delle componenti di spesa ordinaria e aggiuntiva, la verifica del principio di equità finalizzato a garantire una più omogenea distribuzione della spesa pubblica fra le due aree del Paese.
L’edizione 2018 ospita, per la prima volta, anche un capitolo dedicato all’analisi dei Tempi di attuazione delle opere pubbliche, utile strumento per approfondire l’efficienza della spesa, attraverso l’elaborazione di alcuni indicatori rilevanti. Il progetto, che si basa sulle stime di parametri di modelli che provengono da quasi 56 mila opere, consente di approfondire alcuni aspetti di fondamentale importanza ai fini sia del monitoraggio, sia degli interventi di policy sugli investimenti pubblici. A fronte di una media dei tempi di esecuzione delle opere che rimane sostanzialmente costante (4,4 anni nel 2018 e 4,5 anni nel 2014), si registrano alcuni elementi di discontinuità rilevanti. Lo specifico Rapporto e il sito web sono stati oggetto di aggiornamento, già nello scorso luglio, con dati di monitoraggio delle Politiche di coesione al 31 dicembre 2017.
La Relazione CPT 2018 è accompagnata dalla pubblicazione Le entrate e le spese pubbliche nelle regioni italiane, organizzata per schede specifiche territoriali e arricchita da un’ampia e puntuale appendice statistica.
Eventuali chiarimenti metodologici sono disponibili qui
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