I nuovi poteri dell’Agenzia per la coesione territoriale
“E’ stato rafforzato il ruolo dell’Agenzia per la coesione territoriale”. E’ quanto ha affermato nell’Aula di Palazzo Madama durante il Question time il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna.
“Nell’ambito del decreto legge ‘Governance e Semplificazioni’ – ha argomentato il ministro Carfagna – abbiamo lavorato per introdurre significative modifiche normative che affidano all’Agenzia nuovi poteri in tema di governance, oltre a quelli già previsti con riguardo alle attività di programmazione, coordinamento, monitoraggio e sostegno della politica di coesione”.
In particolare, è stato attribuito all’Agenzia “l’esercizio del potere sostitutivo rispetto alle amministrazioni pubbliche il cui ritardo o inadempimento nell’attuazione dei programmi finanziati con i fondi strutturali può determinare il concreto rischio di definanziamento”.
“L’Agenzia, inoltre, può assumere le funzioni di soggetto attuatore, avvalendosi di una centrale di committenza ai fini dell’effettiva realizzazione degli interventi e ha maggiori poteri ispettivi e di monitoraggio, volti ad accertare il rispetto della tempistica e degli obiettivi dei programmi finanziati dall’UE o dal Fondo per lo sviluppo e la coesione”.
Tali misure sono necessarie allo scopo di innalzare la capacità di assorbimento di fondi strutturali e nazionali per le politiche di coesione e garantire il rispetto dei tempi ai quali i finanziamenti sono agganciati,
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