Grande Progetto Pompei: un modello europeo di spesa dei Fondi Strutturali

Da simbolo di crolli e abbandoni a buona pratica europea di spesa dei Fondi Strutturali e di collaborazione istituzionale. Diffondere tra i cittadini i risultati del Grande Progetto Pompei è un ottimo volano per rendere efficace la conoscenza della politica di coesione.
Il Progetto punta a favorire la valorizzazione e la tutela dell’area archeologica di Pompei, attraverso un programma di interventi conservativi, di prevenzione, manutenzione e restauro, ed è stato finanziato dall’UE con 105 milioni della programmazione 2014-2020. Tra queste risorse, 92 milioni sono stati spesi a fine gennaio 2020 (dati del Parco Archeologico di Pompei).
In sei anni, tra il 2014 e il 2020, si segnalano oltre 70 interventi eseguiti, e tra questi 51 sono stati realizzati su strutture archeologiche.
Numeri importanti se consideriamo il forte miglioramento della fruizione di tutta l’area archeologica di Pompei che ha ospitato 4 milioni di visitatori nel 2019, e i dati dei primi mesi del 2020 confermano i trend di crescita.
Tra i 75 interventi conclusi meritano una menzione particolare l’inaugurazione della Domus degli Amanti, chiusa dopo il terremoto del 1980 in Irpinia e il restauro degli affreschi della Domus del Frutteto.
Interventi di manutenzione sono stati conclusi anche nella Casa della “Nave Europa”, la cui denominazione è dovuta ad un disegno di una grande nave da carico, “Europa” appunto, presente su una delle pareti della Domus.
Tutta la rete viaria di Pompei è ora percorribile dopo essere stata liberata dai ponteggi, e sono stati avviati nuovi scavi lungo il perimetro di 3 chilometri della necropoli.
Il Grande Progetto Pompei è nato su iniziativa del Governo italiano a partire dal decreto legge n. 34/2011 e ha interessato anche i cicli di programmazione 2000- 2006 e 2007-2013 (finanziato con risorse FESR del Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali naturali e turismo”). Nel corso degli anni il Grande Progetto è stato finanziato anche con risorse del Pon Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020.
Le intese istituzionali hanno coinvolto tra gli altri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia per la coesione territoriale, il Dipartimento per le Politiche di Coesione, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero dell’Università e della Ricerca, in stretta collaborazione alle amministrazioni locali.
Adesso che siamo giunti quasi al termine del progetto è possibile fare una breve sintesi dei risultati raggiunti nel corso degli anni, e che riguardano in particolare la riduzione del rischio idrogeologico, la messa in sicurezza delle insulae, il consolidamento e il restauro delle murature, il consolidamento e il restauro delle superfici decorate, la protezione degli edifici dalle intemperie (con aumento delle aree visitabili) e il potenziamento del sistema di videosorveglianza.
Il Grande Progetto Pompei è uno dei 60 progetti per 60 anni della campagna di comunicazione realizzata nell’ambito delle celebrazioni per il 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma congiuntamente dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in Italia e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con la collaborazione di tutte le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali.
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