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Fondi UE e programmazione 2021-2027: l’Autorità Nazionale Anticorruzione sarà capofila per l’Italia in tema di appalti pubblici


26 Maggio 2020 -
News

L’Autorità Nazionale Anticorruzione affiancherà il Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri nel negoziato sul Regolamento Ue per l’accesso ai finanziamenti previsti nel ciclo di programmazione 2021-2027.

A partire dal prossimo 1° gennaio 2021 la Commissione dell’Unione europea, con l’obiettivo di ridurre la frammentazione attualmente esistente, ha previsto una serie di disposizioni comuni per sette fondi a gestione concorrente (Fondo di coesione, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo Plus, Fondo Asilo e migrazione, Strumento per la gestione delle frontiere e i visti, Fondo per la Sicurezza interna).

In questo contesto, l’ANAC assolverà il ruolo di Amministrazione capofila incaricata di redigere la relazione finale da presentare alla Commissione europea sul tema dei meccanismi di controllo del mercato degli appalti pubblici. Per accedere ai fondi comunitari sono, infatti, previste stringenti condizionalità che i Paesi membri devono dimostrare di rispettare.

Si tratta di un ulteriore riconoscimento del ruolo centrale dell’Autorità nel settore dei contratti pubblici, in termini di regolazione, vigilanza e supporto tecnico, anche in un campo fondamentale come quello dei fondi comunitari.

Maggiori informazioni:

ANAC – Fondi Ue. Anac capofila per l’Italia in tema di appalti pubblici in vista della programmazione 2021-2027

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche di coesione

Le politiche di coesione in Italia 

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