COVID-19, l’Agenzia garantisce il presidio attivo dell’attuazione della politica di coesione grazie allo smart working
L’Agenzia per la coesione territoriale ha adottato, fin dalle prime fasi dell’emergenza COVID-19, i provvedimenti necessari per mettere in sicurezza i dipendenti e tutto il personale che opera all’interno della sede.
Le misure, adottate in base alle direttive emanate dal Ministro della funzione pubblica e ai DPCM del Governo e condivise con le Organizzazioni Sindacali, hanno consentito di porre in smart working la quasi totalità dei dipendenti.
Al tempo stesso, analoghe misure sono state concordate con le società che assicurano i servizi di assistenza tecnica: tali modalità hanno consentito di proseguire l’attività di presidio attivo dell’attuazione della politica di coesione, anche per consentire un utilizzo delle relative risorse per fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale.
La dotazione infrastrutturale dell’Agenzia sta consentendo in questi giorni di svolgere le attività lavorative dall’esterno, grazie al supporto tecnico fornito dal personale interno e dalle società di assistenza.
Il persistere dell’emergenza sanitaria ha comportato l’estensione di questa modalità di lavoro a tutto il personale, e ciò in deroga alle norme in base alle quali l’Agenzia intendeva avviare la sperimentazione per un contingente di personale.
L’impegno che, quindi, ci attende nel prossimo futuro è quello di fare tesoro di questa sia pur drammatica esperienza per adottare soluzioni e strumenti che favoriscano una migliore conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro.
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