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Ambiente, fondo alle idee. Le risorse europee per il Green New Deal


21 Maggio 2020 -
News

“Ambiente, fondo alle idee. L’Italia si rialzerà?” E’ il titolo dell’evento web organizzato nell’ambito del “The Green Symposium” e al quale ha partecipato il Direttore generale dell’Agenzia Massimo Sabatini.

Tra i temi al centro del dibattito si segnalano gli incentivi alla ripresa economica per costruire uno stile di vita più sostenibile e meno impattante e la ricostruzione dopo la pandemia.

Il Direttore generale Sabatini ha ripercorso un breve excursus sulle opportunità di  natura economica per il futuro della green economy, ancora di più alla luce dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Nel suo intervento il DG Sabatini ha elencato i tre Obiettivi tematici della programmazione 2014-2020 dedicati alla sostenibilità:

  • l’Obiettivo Tematico 4 “Sostenere la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio“. Al 31 dicembre 2019 per questo Obiettivo Tematico sono disponibili 5,2 miliardi, mentre la spesa ammonta a 1,2 miliardi.
  • l’Obiettivo Tematico 5 “Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi“. La dotazione finanziaria è pari a 1,5 miliardi e sono oltre 400 i milioni spesi al 31 dicembre 2019
  • l’Obiettivo Tematico 6 “Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse relativo alla salvaguardia delle risorse ambientali“. La dotazione finanziaria è pari a 4 miliardi di euro e la spesa certificata ha raggiunto il 26%.

Sabatini ha poi elencato le criticità riscontrate nelle diverse fasi della Programmazione: la mancanza di progettualità per tradurre le linee programmatiche in interventi esecutivi, la governance degli investimenti e il tema della capacità amministrativa. Questioni sulle quali l’Agenzia è al lavoro per potenziare l’efficacia della spesa dei fondi europei e delle risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione.

Tra i risultati positivi, infine, gli interventi di mobilità sostenibile nelle aree urbane, che hanno portato all’acquisto di 500 mezzi di Trasporto Pubblico Locale e 28 treni regionali finanziati dai fondi europei, accanto ad altri progetti “storici” come il tram di Firenze, la metro di Napoli e i collegamenti da e per gli aeroporti nelle città siciliane di Palermo e Catania.

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