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Emergenza sanitaria: l’Agenzia e lo smart working


10 Marzo 2020 -
News
Le disposizioni del Governo, a seguito dell’emergenza sanitaria che da diverse settimane sta interessando l’Italia, sono molto precise: facendo appello al senso di responsabilità di ciascuno, è necessario limitare al massimo le occasioni di socialità e prossimità per contenere la diffusione del Covid-19. 
 
Alla luce delle diverse disposizioni emanate per fronteggiare la diffusione del virus Covid-19 (DPCM 4 marzo 2020) e secondo quanto stabilito dalla circolare n.1 del 2020 emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica “Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”, l’Agenzia per la coesione territoriale, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, ha deciso di ampliare la casistica di applicazione del lavoro agile, permettendo a tutto il personale di ricorrere allo smart working a partire dal 5 marzo e fino al 22 marzo – secondo le attuali disposizioni. 
 
Esigenza primaria dell’adozione dello smart working, in questo specifico momento storico, è quella di evitare, per quanto possibile, ogni fenomeno aggregativo. Ciò è reso possibile dalla dotazione infrastrutturale dell’Agenzia che consente di svolgere le attività lavorative anche dall’esterno.  
 
Priorità è data:
– ai lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio;
– ai lavoratori che si avvalgono dei servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa; 
– ai lavoratori su ciò grava la cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi scolastici; 
– ai lavoratori che hanno necessità di prestare assistenza a familiari per particolari patologie, anche non rientranti nella casistica relativa alla Legge n.104 del 1992
 
Il regime di lavoro agile non esclude, tuttavia, la possibilità di recarsi presso la sede dell’Agenzia per lo svolgimento di eventuali attività che non possano essere svolte dall’esterno. 
L’Agenzia aderisce, inoltre, alla campagna #iorestoacasa, nata per sensibilizzare i cittadini di tutto il territorio nazionale, soprattutto i più giovani, a rispettare scrupolosamente le indicazioni e a uscire di casa solo se strettamente necessario, limitando il più possibile i contatti sociali per contenere rischi potenziali di contagio. 
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