Agenda Urbana UE, nuove reti di governance su Cultural Heritage e Sicurezza Urbana. Agenzia e Mibac i coordinatori
21 Novembre 2018 -
News
Nell’ultima riunione dei Direttori generali sulle tematiche urbane, tenuta a Vienna lo scorso 14 novembre, dove in rappresentanza dell’Italia partecipa l’Agenzia per la coesione territoriale, sono stati adottati i due nuovi partenariati in attuazione dell’Agenda Urbana dell’Unione Europea: il Partenariato Cultural Heritage e il Partenariato per la Sicurezza urbana.
Il coordinamento del partenariato Cultural Heritage è stato affidato all’Italia (l’Agenzia per la coesione territoriale e il MiBAC) e alla Germania, e (il Federal Ministry of the Interior, Building and Community). Alla rete aderiscono il Ministero dell’Interno di Cipro, Il Ministero della Cultura francese e il Ministero per lo sviluppo e il lavoro pubblico spagnolo. Tra le città europee, per l’Italia al partenariato partecipa il Comune di Firenze,
Il coordinamento del partenariato Cultural Heritage è stato affidato all’Italia (l’Agenzia per la coesione territoriale e il MiBAC) e alla Germania, e (il Federal Ministry of the Interior, Building and Community). Alla rete aderiscono il Ministero dell’Interno di Cipro, Il Ministero della Cultura francese e il Ministero per lo sviluppo e il lavoro pubblico spagnolo. Tra le città europee, per l’Italia al partenariato partecipa il Comune di Firenze,
Fanno parte del partenariato Cultural Heritage anche: European Investment Bank; Regional Development Agency of the Ljubljana; Urban Region (SI); Flanders Heritage, Flemish Region (BE); Intermunicipal Community of the Coimbra Region (PT); Dutch Federation of Cultural Heritage Cities (NL); Ministry of Tourism, Culture and Sport Canary Island Government (ES); City of Berlin (DE); Bordeaux Metropole (FR); Kazanlak Municipality (BG); Katowice City Hall (PL); Alba Iulia Municipality (RO); Municipality of Nagykanizsa (HU); Marshal’s Office of the Silesian Voivodeship (PL); City of Espoo (FI); Jurmala City Council (LV); Úbeda City Council (ES).
Sono invece la Regione Toscana e l’Unione della Romagna Faentina, i soggetti italiani ammessi al partenariato sulla sicurezza urbana.
Il primo passo da fare, in seno ai singoli partenariati, è ora la definizione di un documento di orientamento condiviso tra tutti i componenti del partenariato. Il documento indicherà gli ambiti di lavoro scelti e le azioni che si intendono intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un approccio che sarà basato sullo spirito di condivisione e la piena armonizzazione di tutte le iniziative.
I documenti così lavorati saranno poi valutati nella prossima riunione dei Ministri, prevista a giugno 2019 sotto la presidenza rumena.
Cosa sono i partenariati?
Definiti attraverso un processo intergovernativo e sanciti nel Patto di Amsterdam, che nel 2016 ha dato vita all’Agenda Urbana per l’Unione Europea, i partenariati sono delle reti di governance multilivello a cui partecipano gli Stati membri, le città, le istituzioni europee e le associazioni nazionali e/o europee di settore.
I partenariati, che hanno una natura tematica, hanno l’obiettivo di individuare le criticità (organizzative, legislative, gestionali) che rendono difficile il raggiungimento degli obiettivi EU 2020 da parte delle città . Il loro compito è dunque quello di formulare proposte,fornire indirizzi e individuare le azioni necessarie a migliorare l’attuazione dei programmi comunitari da parte delle realtà urbane.
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