L’ultimo rapporto sulla sicurezza alimentare globale “The State of Food Security and Nutrition in the World”, riporta che nel 2019 quasi 690 milioni di abitanti del pianeta hanno sofferto la fame: quasi 60 milioni in più rispetto a cinque anni fa. Il rapporto lancia anche un allarme relativo alla pandemia da COVID-19, prevedendo che altri 130 milioni di abitanti del pianeta saranno vittime della malnutrizione cronica per le conseguenze dell’emergenza coronavirus.

A questi dati fanno da contraltare le informazioni sulle perdite e gli sprechi alimentari.

Si stima che a livello globale circa il 14 per cento del cibo prodotto venga perso tra il raccolto e la vendita al dettaglio e che il 17 per cento della produzione alimentare globale totale vada sprecato: l’11 per cento nelle famiglie, il 5 per cento nel servizio di ristorazione e il 2 per cento nella vendita al dettaglio. E’ così, quindi, che in un circolo vizioso gli sprechi incidendo in maniera negativa sui prezzi dei beni alimentari li rendono sempre meno accessibili per le fasce più povere della popolazione.

Per focalizzare l’attenzione su questi temi Il 19 dicembre 2019, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato, con risoluzione 74/209, il 29 settembre “Giornata internazionale della consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari”.

La Giornata si pone lo scopo di sostenere il raggiungimento dell’obiettivo 12.3 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) previsti nell’Agenda 2030, ovvero dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto.

L’Unione Europea e i suoi Stati, dove si stima ogni anno vadano persi o sprecati circa 87,6 milioni di tonnellate di cibo, hanno adottato misure concrete per evitare tali perdite e sprechi nella consapevolezza che queste azioni possano contribuire alla lotta contro la fame e i cambiamenti climatici. I principi guida in materia, contenuti nella direttiva sui rifiuti dell’UE, invitano gli Stati membri e i loro cittadini a:

• ridurre la produzione di rifiuti alimentari fra la produzione primaria e la distribuzione
• ridurre gli sprechi alimentari nelle famiglie
• incoraggiare le donazioni alimentari
• monitorare e valutare l’attuazione delle rispettive misure di prevenzione degli sprechi alimentari

La Commissione ha dato ulteriore impulso alla lotta contro le perdite e gli sprechi alimentari con la presentazione del Green Deal europeo nel dicembre 2019 e con gli strumenti previsti dal nuovo piano d’azione per l’economia circolare, dalla strategia “Dal produttore al consumatore” e dalla strategia sulla biodiversità, pubblicati tutti nel 2020.

In occasione della celebrazione della Giornata la Food & Agriculture Organization of the United Nations  (FAO) ha organizzato per  mercoledì 29 settembre 2021, dalle ore 16:00 un evento virtuale e planetario i cui lavori saranno aperti con i saluti di Papa Francesco e del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.

Relatori italiani all’evento saranno il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli e il fondatore della campagna Spreco Zero Andrea Segrè, ordinario di Politica Agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna

L’evento può essere seguito in presa diretta previa registrazione sul sito della FAO.

Per maggiori informazioni sull’impegno dell’Unione Europea consulta le pagine del sito del Consiglio europeo e del Consiglio dell’Unione europea dedicate a:

Green Deal europeo

Biodiversità: come l’UE protegge la natura (informazioni generali)

Dal produttore al consumatore: per un sistema alimentare più sano e sostenibile in Europa (informazioni generali)