SPlasH! Ecco il progetto europeo che traccia la mappa delle microplastiche in mare
L’inquinamento da microplastiche nei nostri oceani è un pericolo per la fauna marina, ma anche potenzialmente per la salute umana.
Una ricerca del 2018, pubblicata sulla rivista “Frontiers in Marine Science”, rileva che nello stomaco di quasi tre pesci mesopelagici su quattro (ovvero quelli che vivono tra i 200 e i mille metri di profondità) si trovano microplastiche. La ricerca ha preso in esame una zona dell’oceano Atlantico nordoccidentale, ma è comunque un dato che gli scienziati hanno definito preoccupante, perché i pesci analizzati sono prede di altre specie, che vengono poi pescate per arrivare sulle nostre tavole.
Ma non bisogna arrivare nell’oceano Atlantico per costatare la pericolosità della situazione. Da qui che nasce il progetto SPlasH!, finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale per l’85% (budget totale di 811.477,71 euro).
SPlasH! dal 2018 utilizza i cefali che vivono nell’acqua dei porti italiani di Genova e Olbia, e nelle acque di quello francese di Tolone, come sentinelle. Le analisi e ai campionamenti sul sangue e sui tessuti dei cefali permetteranno di tracciare la mappa dell’inquinamento da microplastiche, non solo in superficie ma anche nella colonna d’acqua e sul fondale.
Si spera, entro la fine del 2020, di arrivare ad avere una nuova e più dettagliata comprensione della dinamica delle microplastiche.
“Abbiamo scelto i porti perché sono le zone marine con più alta incidenza di attività umana”, spiega a La Repubblica l’ingegner Alessandro Stocchino, responsabile del progetto per l’università di Genova. Che aggiunge: “Alla fine del monitoraggio, non solo avremo tutti i dati sull’inquinamento da microplastiche dei porti, tra i quali quello di Genova che è tra i più importanti in Italia; ma potremo anche, con modelli matematici, tracciare l’incidenza di questo inquinamento su tutto l’ambiente marino circostante”.
Il progetto SPlasH è una delle linee d’azione del programma transfrontaliero marittimo Italia-Francia, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e vede come partner l’università di Genova, quella di Tolone e l’European Research Institute Onlus.
- Comunicare le Politiche di Coesione
- Homepage Comunicazione
- Brochure Agenzia (IT)
- Brochure Agenzia (EN)
- News Istituzionali
- News dai Programmi
- Eventi
- Campagne di comunicazione
- Gallery Foto e Video
- Comunicati dell’Agenzia
- FAQ (Frequently Asked Questions)
- Glossario e Acronimi
- Pubblicazioni
- Bacheca Social
- Le Storie
- Link utili
Condividi