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Prato, il Centro Pecci luogo di cultura e formazione grazie ai fondi europei


3 Aprile 2019 -
News

A Prato (ri)nasce il  Centro per l’arte contemporanea “Luigi Pecci” come luogo aperto, vivo, capace di catalizzare i flussi della contemporaneità. Grazie a una serie di interventi di riqualificazione che hanno riguardato la struttura principale, gli spazi espositivi e gli spazi esterni, il museo di Prato si candida oggi ad essere fulcro di attività culturali e turistiche del territorio. Con percorsi pedonali, opere museali poste nelle aree verdi, un bistrot, un bookshop e un cinema il Centro amplia, infatti, la propria mission per offrire diverse occasioni di dibattito e di formazione per grandi e piccini.

Il Centro Pecci è nato nel 1988 e la sua trasformazione stata resa possibile da un cofinanziamento del Programma operativo regionale del Fondo euopeo di sviluppo regionanle (Fesr)  2014-2020  della Regione Toscana e dal Comune di Prato, per un investimento complessivo di 3,4 milioni.

Ad inaugurare il nuovo corso, la campagna “L’arte dove meno te l’aspetti: vicino a te”, pensata come omaggio alla Toscana e ai suoi abitanti, che racconta la scoperta e riscoperta di progetti diffusi nel territorio regionale realizzati con il sostegno dell’Unione europea. Uno degli elementi principali della campagna è il totem interattivo, collocato sul piazzale antistante il Centro, che serve a scattare una fotografia del Centro, permettendo ai cittadini di condividere facilmente, anche sui social, la propria esperienza in uno dei musei d’arte contemporanea più all’avanguardia in Italia ed Europa.