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Il Piemonte sostiene la ricerca industriale con oltre 50 milioni di fondi Por Fesr


19 Luglio 2019 -
News

Valorizzare al meglio i punti di forza del sistema della ricerca industriale in Piemonte, ovvero i forti investimenti privati, l’alto numero di brevetti, l’elevato livello degli Atenei, il cospicuo numero di start up e imprese innovative. Questo l’obiettivo delle quattro misure annunciate il 28 giugno scorso dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme con gli assessori regionali all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati, e alle Attività produttive, Andrea Tronzano.

Le misure sono finanziate con oltre 50 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e sono pensate in modo tale da favorire l’accesso delle piccole imprese.

Queste misure ed importi: 16 milioni di euro sono stanziati per la “piattaforma tecnologica di filiera”, per sostenere progetti di ricerca nei settori aerospazio, automotive, chimica verde, meccatronica, tessile, agroalimentare e innovazione per la salute; 19 milioni sono destinati ai voucher per favorire l’accesso delle imprese alle infrastrutture di ricerca degli Atenei; 6,5 milioni sono destinati a supportare le Pmi nell’attività di sviluppo sperimentale e innovazione; altri 10 milioni sono destinati a sostenere la crescita delle startup innovative.

Piattaforma tecnologica di filiera. Lo sportello per la raccolta delle domande di finanziamento, attivo dal 15 luglio, rimarrà aperto fino all’esaurimento della disponibilità delle risorse assegnate. Si tratta di un contributo a fondo perduto, il cui importo dipende dalla tipologia dei beneficiari (più alto per le piccole imprese, più basso per le grandi). Contestualmente, devono essere attivate assunzioni con contratto di apprendistato in alta formazione, un obbligo che varia da 3 a 8 persone in base alla dimensione dei progetti.

Voucher per le infrastrutture di ricerca. Le aziende piemontesi, usufruendo di un contributo fino al 70 per cento della spesa prevista, potranno acquisire servizi specialistici e qualificati per l’innovazione presso organismi pubblici e privati del settore. Sono ammissibili i progetti finalizzati ad accrescere il grado di innovazione delle pmi in ambito tecnologico mediante l’acquisizione di servizi tecnici per la sperimentazione di prodotti e servizi di supporto alla certificazione avanzata (test e prove di laboratorio).

Sviluppo sperimentale. Entro l’estate sarà attivato il bando “PASS”, del valore di 6,5 milioni di euro, destinato a supportare le PMI nell’attività di sviluppo sperimentale e l’acquisizione di servizi a sostegno all’innovazione e di studi di fattibilità.

Crescita delle start up innovative. Ultima misura è il bando “SCUP”, che con una dotazione di 10 milioni di euro supporterà il consolidamento e la crescita delle start up innovative che possiedono il potenziale per una rapida e significativa penetrazione del mercato.