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Patti per lo Sviluppo

*pagina in aggiornamento*

La legge di conversione del Decreto Crescita (Legge 28 giugno 2019 n. 58, di conversione del DL 30 aprile 2019 n. 34) sostituisce l’attuale molteplicità di Programmi finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) con un unico Piano Sviluppo e Coesione per ciascuna Amministrazione.

In particolare, l’articolo 44 del suddetto Decreto prevede che la pluralità degli attuali documenti programmatori di ciascuna Amministrazione centrale, Regione o Città metropolitana titolare di risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione sia riorganizzata dall’Agenzia per la coesione territoriale – d’intesa con le amministrazioni interessate – nel quadro di un unico Piano Operativo.

​In base alla legge, i Piani dovranno essere approvati dal CIPE, su proposta del ministro per il Sud, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore del Decreto Crescita.

I Patti per lo Sviluppo, in precedenza denominati Patti per il Sud, sono uno strumento di cooperazione territoriale inter-istituzionale per l’attuazione degli interventi nelle regioni e nelle città metropolitane del Mezzogiorno. 

I Patti sono firmati dal Presidente del Consiglio o dall’autorità delegata per la coesione e dal Presidente della Regione o sindaco della città metropolitana e definiscono le linee strategiche per lo sviluppo del proprio territorio, per cui contengono una ricognizione degli strumenti e delle risorse a disposizione e degli interventi prioritari da realizzare.

Il singolo Patto considera il complesso delle risorse disponibili, provenienti dai PON e POR dei Fondi Strutturali della vecchia programmazione 2007-2013 e dal Fondo Sviluppo e Coesione della vecchia programmazione 2007-2013, nonché dai PON e POR dei Fondi Strutturali 2014-2020, dai Fondi di Cofinanziamento regionale e dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, oltre a eventuali finanziamenti specifici.

I Patti per lo Sviluppo sottoscritti sono 21, uno per ognuna delle 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e uno per ognuna delle 11 Città Metropolitane (Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Venezia).

Con la delibera 10 agosto 2016, n. 26 il CIPE ha assegnato 13.412 milioni del FSC 2014-2020 all’attuazione di questi interventi.

L’Agenzia per la coesione territoriale ha contribuito a coordinare, attraverso la presidenza dei Comitati di indirizzo,  le attività per la  realizzazione delle iniziative di investimento che il Governo, di concerto con le Amministrazioni regionali e locali,  ha definito per garantire la certezza della realizzazione di interventi nel Mezzogiorno e nel resto del Paese.

Con i Patti per lo sviluppo, il Governo, le Regioni e le Città metropolitane hanno fatto convergere i loro rispettivi impegni su alcuni obiettivi prioritari fissando tempi e modalità di realizzazione degli investimenti previsti.

Proprio per accelerare l’attuazione degli investimenti sulla base dei dati di monitoraggio degli interventi inclusi nei diversi Patti, è stata avviata una ricognizione puntuale sullo stato di avanzamento di ciascuno degli interventi previsti dai singoli Patti nonché una ricognizione sulle risorse eventualmente riprogrammabili.