23 maggio – Lancio CIS La Grande Salerno
Il Contratto Istituzionale di Sviluppo “La Grande Salerno” è stato presentato il 23 maggio nella sede della Provincia e contestualmente è stata avviata la raccolta delle proposte progettuali che devono essere presentate dagli enti territoriali oggetto del CIS.
L’invio dei progetti da parte delle amministrazioni territoriali si concluderà il 20 luglio 2022. La stessa Agenzia (Autorità di coordinamento del CIS) condurrà insieme a Invitalia (soggetto attuatore del CIS, secondo quanto previsto dalla legge) il lavoro istruttorio, per giungere – secondo previsione – entro ottobre alla sottoscrizione della bozza del Contratto, che sarà trasmessa al CIPESS per l’approvazione definitiva e l’assegnazione delle risorse entro il mese di novembre 2022.
Si tratta di 158 Comuni, articolati in aree territoriali omogenee: i 14 Comuni della Costa di Amalfi, 19 dell’Agro Nocerino Sarnese e Valle dell’Irno, 11 dell’area Salerno-Picentini, 20 del litorale cilentano, 94 del Cilento interno, del Vallo di Diano e Alburni.
Gli ambiti di intervento prioritari individuati per i progetti che entreranno a far parte del CIS sono tre:
- turismo e mobilità sostenibile, per valorizzare l’offerta turistica, qualificare i servizi e alleggerire gli indici di pressione turistica esistenti;
- cultura e natura, per il rilancio culturale e la valorizzazione ambientale, intesa come volano per la rinascita;
- inclusione e innovazione sociale, per favorire l’accesso ai servizi delle realtà più fragili, l’integrazione, l’innovazione e inclusione sociale, nonché la riduzione dell’ingerenza della criminalità.
A presentare le proposte possono essere i Comuni con una popolazione di almeno 3.000 abitanti, oppure aggregazioni di Comuni più piccoli. Ciascun intervento dovrà avere un valore minimo di un milione di euro. La valutazione dei progetti terrà conto di priorità come la complementarietà e l’integrazione rispetto ad altri interventi, la cantierabilità, la strategicità e la presenza di strumenti di programmazione territoriale già in essere.
Le proposte progettuali saranno oggetto di un’istruttoria e di un’attività di valutazione che, oltre ai criteri già definiti, terrà conto di alcuni elementi quali la maturità progettuale (intesa come la tempistica dei avvio dei lavori), la strategicità, l’impatto sociale e sull’occupazione (in particolare femminile e giovanili), la creazione di aggregazioni tra piccoli Comuni e l’impatto sull’iniziativa privata.
Al termine dell’istruttoria, gli interventi selezionati saranno proposti al Tavolo istituzionale per il successivo inserimento nel Contratto Istituzionale di Sviluppo.