Le Strategie Macroregionali
Una “strategia macroregionale” è un quadro integrato approvato dal Consiglio europeo, che può essere sostenuto, tra l’altro, dai fondi strutturali e di investimento europei per affrontare le sfide comuni affrontate da un’area geografica definita relativa agli Stati membri dell’Unione europea e ai paesi terzi situati nello stessa area geografica che beneficia quindi di una cooperazione rafforzata che contribuisce al raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale.
Le strategie macroregionali dell’UE riguardano sfide e opportunità specifiche di determinate aree geografiche che hanno una portata troppo locale per interessare l’UE nel suo complesso, ma risultano troppo estese per essere affrontate efficacemente a livello nazionale. In altre parole, fungono da elemento di congiunzione tra l’UE e le politiche locali.
A oggi, sono state adottate quattro strategie macroregionali UE, ciascuna accompagnata da un piano d’azione progressivo, da aggiornare regolarmente alla luce delle nuove esigenze emergenti e del contesto in mutamento:
la strategia dell’UE per la regione del Mar Baltico (2009), la strategia dell’UE per la regione del Danubio (2010),la strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica (2014), la strategia dell’UE per la regione alpina (2015).
Queste strategie rappresentano oltre 340 milioni di persone e coinvolgono 19 STATI MEMBRI DELL’UE: Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Repubblica slovacca, Slovenia e Svezia e 8 PAESI EXTRA UE: Albania, Bosnia-Erzegovina, Liechtenstein, Moldavia, Montenegro, Serbia, Svizzera e Ucraina.
Alcuni paesi dell’UE, come Germania e Slovenia, sono coinvolti in tre strategie, mentre Croazia, Italia e Austria rientrano in due strategie. In particolare l’Italia è coinvolta nel la strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica ed in quella per la regione alpina
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