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Just Transition Fund


Cos’è il JTF

Il Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund) è un nuovo strumento finanziario nel quadro della politica di coesione, che mira a fornire sostegno ai territori che devono far fronte a gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica.

Il Fondo è volto a garantire che il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici assunti nell’ambito dell’European Green Deal, finalizzato a rendere l’UE climaticamente neutra entro il 2050, avvenga in modo equo e non lasci indietro nessuno.

Cosa sostiene e come viene investito il JTF

Il Fondo JTF sostiene le Regioni e i territori mediante sovvenzioni nei settori che sono ritenuti maggiormente sensibili ed esposti alle conseguenze della transizione verso la neutralità climatica, anche a causa della loro connessione e dipendenza dai combustibili fossili tra cui il carbone, la torba e lo scisto bituminoso, e dai processi industriali ad alta intensità di gas a effetto serra.

L’accesso al Fondo è assicurato mediante la definizione, da parte degli Stati membri, dei cosiddetti Piani territoriali per una transizione giusta (previsti dall’art. 11 del Regolamento UE 2021/1056. All’interno dei quali devono essere previste tutte le tipologie di intervento necessarie ad affrontare le sfide per la transizione nel breve e nel lungo periodo di un determinato territorio, con un orizzonte temporale al 2030 e con una particolare attenzione alle misure di diversificazione e modernizzazione economica dei territori di interesse, nonché alle misure di riqualificazione professionale e di inclusione attiva dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro.

I principali settori di investimento sono quelli in grado di incidere maggiormente sulla trasformazione dei territori e sulla loro competitività e sostenibilità sociale, economica e ambientale nel medio-lungo periodo. Fra questi: le tecnologie per l’energia pulita, la riduzione delle emissioni, il recupero dei siti industriali, la riqualificazione dei lavoratori.

Il JTF in Italia

Nell’Allegato D della Relazione per Paese pubblicato nell’ambito del Semestre Europeo 2020, la Commissione europea ha individuato i territori più duramente colpiti dalla transizione verso un’economia climaticamente neutra in ciascun Stato membro.

Per l’Italia sono state indicate le aree della Provincia di Taranto e del Sulcis Iglesiente. Gli investimenti del JTF per l’Italia sono concentrati, quindi, in queste due aree del Paese mediante la realizzazione di un Programma Nazionale JTF la cui Autorità di Gestione è in capo all’Agenzia per la coesione territoriale.

Per ciascuna area sono definiti i relativi Piani territoriali, previsti dall’art. 11 del Regolamento UE 2021/1056, disegnati in coerenza con il Piano Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che definisce le linee guida italiane per decarbonizzare l’economia e raggiungere la climate neutrality entro il 2050.I

Piani territoriali dell’Italia e il negoziato con la Commissione europea

Per definire i Piani territoriali, la Commissione europea ha avviato nel corso del 2021 un percorso di serrato confronto con gli stakholders, guidato dal Dipartimento per le politiche di coesione e dall’Agenzia per la coesione territoriale, finalizzato all’individuazione della logica di intervento e a far emergere eventuali progettualità coerenti già presenti nei territori.Il negoziato con la Commissione europea si è svolto nel corso del 2022 e, dopo l’invio di una prima proposta trasmessa il 20 giugno, è giunto a conclusione con la Decisione C(2022) 9764 del 16 dicembre 2022  di approvazione del Programma Nazionale e dei due Piani territoriali.

I Piani Territoriali, pensati con forte coerenza e sinergia con i Programmi regionali finanziati dai Fondi FESR e FSE+ e con altri programmi territoriali (es. Piano Sulcis, CIS Taranto), contengono una descrizione del processo di transizione a livello nazionale, una valutazione delle sfide da affrontare e dei relativi effetti sociali, economici e ambientali e una descrizione delle tipologie di intervento da finanziare.

Nello specifico le sfide individuate sono focalizzate su tre ambiti principali:

  • Energia e ambiente
  • Diversificazione economica
  • Effetti sociali e occupazionali.

Scarica il testo del Programma Nazionale approvato il 16/12/2022 completo dei Piani territoriali

Le risorse a disposizione per l’Italia

A livello europeo, il JTF mette a disposizione 17,5 miliardi di euro. Con il cofinanziamento nazionale, all’Italia è destinato un importo pari a 1,211 miliardi di euro.

Il Programma destina 367,2 milioni di euro al Sulcis Iglesiente e 795,6 milioni di euro a Taranto mentre per l’Assistenza Tecnica sono stati riservati 48,4 milioni di euro come previsto da Regolamento 2021/1060.

Le risorse destinate ai territori sono ripartite tra le sfide, con il 30% riservato all’energia e all’ambiente, il 38% alla diversificazione economica, e il 32%per misure destinate a mitigare gli effetti economici e occupazionali causati dalla transizione.

La Valutazione Ambientale Strategica

Come previsto dalla Direttiva 2001/42/CE sulla valutazione ambientale strategica (VAS), nel corso del 2022 è stato attivato il percorso necessario alla valutazione degli effetti del Programma sull’ambiente, finalizzato a migliorare la qualità decisionale della programmazione e delle scelte da realizzare e finanziare.

Il percorso, che ha avuto nella partecipazione pubblica una componente decisiva con l’attivazione delle due previste consultazioni, si è concluso con l’espressione del parere tecnico del Ministero della cultura (Direzione Generale “Archeologia, Belle Arti e Paesaggio”) e del parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Scarica i documenti relativi alla VAS:


Comitati di sorveglianza

Roma, 16 maggio 2023