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A te la parola


L’Agenzia per la coesione territoriale continua la pubblicazione della rubrica “Le Parole della Coesione” e chiede ai cittadini di esprimersi e partecipare alla stesura del glossario digitale proponendo un termine della politica europea da spiegare sui canali social.
“Le Parole della Coesione” è la rubrica progettata dall’Agenzia per la coesione territoriale con l’obiettivo di spiegare i termini della politica di coesionesemplificare il linguaggiosvelare il significato delle sigle e approdare, infine, ad una comunicazione “gergo-free”.
Termine dopo termine, a partire dalla metà di luglio 2018, l’Agenzia sta costruendo e condividendo via Twitter e Instagram e attraverso il proprio sito il glossario digitale e punta ora a coinvolgere direttamente i cittadini nella realizzazione del dizionario. Per farlo chiama a raccolta gli utenti online attraverso il progetto “A te la parola”: una serie di messaggi, pubblicati via social media una volta al mese, tramite cui l’Agenzia chiede quale termine le persone vorrebbero fosse spiegato.
Partecipare alla “call for words” – la chiamata alle parole – è semplice: basta seguire il profilo Twitter @AgenziaCoesione e l’account Instagram @agenzia_coesione, commentare il post pubblicato proponendo un termine poco chiaro o una sigla riscontrata nella comunicazione relativa ai fondi europei ma di difficile comprensione. In alternativa è possibile lanciare una parola postando un messaggio che contenga la mention dell’Agenzia e l’hashtag #atelaparola. Tra i termini così pervenuti quelli più spesso proposti saranno affrontati per primi e chiariti attraverso la pubblicazione di una apposita grafica all’interno della rubrica “Le Parole della Coesione”. Qualora ci fossero parole richieste per uno stesso numero di volte dagli utenti, prevarrà il criterio dell’attualità del termine, legata, ad esempio, a eventi in corso o a temi emergenti nell’agenda e nel dibattito pubblico.
Il glossario della coesione vuole così diventare un lavoro collettivo che non si fonda esclusivamente sulla strategia comunicativa dell’Agenzia, orientata a rendere le politiche di coesione più chiare e comprensibili, ma anche sulle esigenze di comprensione espresse direttamente dai cittadini. La convinzione alla base del progetto riguarda la assoluta necessità, per chi si occupa di fondi europei, di aiutare l’opinione pubblica nella lettura di un tema complesso e articolato, fornendo strumenti utili per una piena consapevolezza e una diffusa capacità di comprensione e approfondimento. I canali social diventano così strumento per contrastare le ambiguità, rilevare e comprendere le fake news e contribuire alla chiarezza del patrimonio informativo pubblico.
Per partecipare: Twitter – Instagram