Segnalazione di illecito – Whistleblowing
In relazione alla previsione contenuta nell’art. 54‐bis del D.Lgs. 165/2001, introdotto dall’articolo 1, comma 51 della legge 190, e dell’articolo 7 del DDG 14/2017 relativo al Codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica, il dipendente che sia venuto a conoscenza di condotte illecite, in ragione del rapporto di lavoro, ne riferisce al Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza. Quest’ultimo comunica il fatto, senza indicare l’identità del segnalante, all’Ufficio dei procedimenti disciplinari.
A favore del segnalante che denuncia l’illecito la disposizione prevede:
- la tutela dell’anonimato;
- il divieto di discriminazione nei suoi confronti;
- la sottrazione del diritto di accesso della denuncia, fatta esclusione delle ipotesi eccezionali descritte nel comma 2 del nuovo art. 54‐bis d.lgs. n. 165 del 2001 in caso di necessità di svelare l’identità del enunciante.
Secondo quanto previsto dalla norma citata e in considerazione delle “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” emanate dall’A.N.AC. con la Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015, l’Agenzia ha provveduto ad adottare una specifica direttiva in materia che si prevede di aggiornare anche alla luce delle determine ANAC.
Nel corso dell’anno 2019, l’Agenzia potrà avvalersi dell’applicazione informatica open source “Whistleblower” – per la gestione della segnalazione di illeciti da parte dei pubblici dipendenti – in modalità riuso , così come previsto dal Comunicato del Presidente ANAC del 15 gennaio 2019.
La piattaforma consente la compilazione, l’invio e la ricezione delle segnalazioni di presunti fatti illeciti nonché la possibilità per l’ufficio del Responsabile della prevenzione corruzione e della trasparenza (RPCT), che riceve tali segnalazioni, di comunicare in forma riservata con il segnalante senza conoscerne l’identità.
Le eventuali segnalazioni effettuate da soggetti esterni all’Amministrazione potranno essere trasmesse compilando il Modulo per la segnalazione di condotte illecite ed inviandolo, allegando copia di un documento di identità, all’indirizzo di posta elettronica certificata dedicata whistleblowing.act@agenziacoesione.gov.it gestita dal Responsabile per la prevenzione della corruzione.
L’Agenzia continuerà a svolgere attività di sensibilizzazione e formazione dei dipendenti e dei collaboratori sulla tematica, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 30 novembre 2017, n. 179 – Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
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